Lanzarote: Haria, Mirador del Rio e Cueva de los Verdes – 6° giorno

Ci alziamo la mattina con un bel sole primaverile e decidiamo di sfruttare la bella giornata per visitare la parte nord dell’isola ed in particolare il Mirador del Río. Da Costa Teguise prendiamo la FV-10 in direzione nord est fino ad arrivare ad Haría, un piccolo villaggio, forse il più carino dell’isola, in stile nordafricano sembra essere un oasi nel deserto. Palme, eucalipti e piante di bouganville fiorite colorano questa cittadina che si trova in una lussureggiante valle, molto diversa dall’aspetto lunare del resto di Lanzarote. Quando arriviamo nel villaggio è in corso una festa, con la strada principale occupata da venditori ambulanti di svariati prodotti artigianali. Facciamo due passi e acquistiamo qualche prodotto. Incontriamo anche un venditore ambulante veneto trasferitosi a Lanzarote alcuni anni fa. Lasciata Haría proseguiamo sulla strada costiera fino a raggiungere il Mirador del Río.

Lasciamo l’auto e pagato il biglietto d’ingresso (4,70 euro) entriamo nell’ennesima opera di César Manrique. L’artista nel 1973 convertì quello che era stato una postazione militare di difesa dello stretto tra Lanzarote e la Isla Graciosa in uno scenografico punto panoramico. All’interno della struttura di può ammirare il panorama, sia dalle vetrate antistanti al bar che dalla terrazza realizzata a picco sulla scogliera di lava consolidata. Il vento soffia forte, ma lo spettacolo è davvero unico. Isla Graciosa, che si trova davanti alla terrazza, appare in tutta la sua bellezza, bagnata dalle onde dell’oceano e affiancata dagli altri isolotti vulcanici. Ci fermiamo per pranzo rimanendo a guardare il panorama dalle vetrate.

Lasciamo il Mirador del Río e prendiamo la strada in direzione sud est fino ad arrivare alla Cueva de los Verdes. Questa è una grotta aperta di 1 chilometro di lunghezza ed è la parte visitabile e più suggestiva di un tubo lavico lungo ben 8 chilometri, dei quali circa 1,5 si trovano sotto il livello del mare. Il tubo lavico si è creato durante l’eruzione vulcanica nel momento in cui la lava scorreva verso il mare e gli strati superiori raffreddandosi si sono solidificati creando un tetto sotto il quale la lava continuava a scorrere. La visita è obbligatoriamente guidata, effettuata in gruppi di circa 35/45 persone. La durata è di circa 45 minuti ed il costo è di 8,00 euro. La guida provvede a dare informazioni sul come e quando la cueva si è formata. Il percorso benché non richieda attrezzatura o esperienza non è per tutti: alcuni passaggi sono disagevoli e si è costretti a piegarsi notevolmente per proseguire. Non è nemmeno adatto a chi soffre di claustrofobia! Se ve la sentite però ve la consiglio caldamente: alcuni punti sono veramente indimenticabili.

La grotta del tubo lavico a LanzaroteUsciti dalla grotta riprendiamo l’auto e ci spostiamo di pochi chilometri fino ad arrivare a Punta de Mujeres, un grazioso villaggio sul mare abitato da qualche pescatore. Concludiamo questa bella giornata fermandoci a prendere un po’ di sole.

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